Castello di Squillace

La città, situata sul golfo Adriatico, degrada dai colli come grappolo d ‘uva, non perché si sollevi in alto con salita difficile, ma per ammirare con diletto le campagne verdeggianti e la cerulea distesa del mare.” Cassiodoro Senatore Variae, XII, I5

Secondo una leggenda fu Ulisse a fondare la città.

Il Re di Itaca, mentre stava tornando da Troia approdò, dopo una tempesta, in una zona tra il fiume Corace e il fiume Alessi, e da qui ebbe origine Squillace.

Altre fonti affermano che fu Menesteo a fondare la città.

Certa è la sua storia millenaria, prima colonia greca, poi romana e bizantina.

Per visitarla, ti consigliamo di parcheggiare la macchina in via Guglielmo Pepe e di procedere a piedi.

Percorri la strada in salita di fronte a te e raggiungi il castello. Questo è aperto sia la mattina sia il pomeriggio e con un contributo minimo, parliamo di 3€, potrai entrarci.

C’è un piccolo museo anche all’interno, visita anche quello.

Puoi continuare la tua visita perdendoti tra i vicoli; qui incontrerai le botteghe artigiane dei maestri ceramisti, arte da sempre praticata qui a Squillace.

Una di queste ha una parete tappezzata di detti calabresi: ti sfidiamo a leggerne qualcuno.

Un’ottima idea è quella di comprare un piccolo souvenir.

Se desideri acquistare un piccolo pezzo di storia di Squillace, ti consigliamo le ceramiche decorate con la tecnica dell’ingobbio: le riconoscerai per la loro decorazione bianca.

Stai portando con te un sacro rito tramandato da generazioni in generazioni, resistito per millenni e che custodisce gelosamente gli antichi metodi e la medesima metodologia di lavoro.

Come arrivarci?

La soluzione è nel titolo, cliccaci su.